Fantasmi all'appello


I fantasmi non sono tutti uguali. Ce ne sono di diversi tipi. Per il successo della sua indagine spettrale, il cacciatore di fantasmi deve imparare a riconoscerli.
Deve sapere distinguere tra un poltergeist e una banshee, un'apparizione-crisi e un'infestazione, un fantasma spontaneo e uno medianico.
Possiamo suddividere i fantasmi nelle seguenti categorie:
1 - Infestazioni
2 - Fantasmi dei viventi
3 - Apparizioni-crisi
4 - Spiriti
5 - Poltergeist
6 - Fantasmi di animali
7 - Fantasmi di famiglia
8 - Fantasmi di oggetti
9 - Non-fantasmi

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Così scrive Harry Price (1881 - 1948) che fu presidente del Ghost Club di Londra, e che della tradizione britannica iniziata da Glanvill, la caccia e lo studio dei fantasmi, è stato uno dei più grandi eredi.

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Yoh!
Bonsoir a tutti, miei prodi. Stavolta Tailu-chan ha superato se stessa e vi offre, su un piatto d'argento, un bocconcino davvero prelibato: il Manuale dell'Acchiappafantasmi! Scovato nell'Almanacco della Paura di Dylan Dog, number two, 1992. Ho notato che molte altre persone hanno tratto pezzettini assortiti; io vi trascrivo personalmente tutto (e fotocopierò la Scheda di Avvistamento, indispensabile ù.ù) aggiungendo anche link di approfondimento qui e là. Sarà diviso in vari post, visto che è un po' lunghetto... Gotevi l'introduzione, per ora!


Di notte, le vecchie case non dormono.

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Mi piace molto la mitologia giapponese, le sue divinità e leggende... Perciò vi propongo questo piccolo approfondimento in merito ^^

La fonte principale della mitologia giapponese è il Kojiki (Annali dei fatti dell'antichità), che risale approssimativamente all'ottavo-nono secolo. Si tratta di una cronaca che riporta la storia del Giappone anno dopo anno, dalla creazione del mondo fino al regno dell'imperatrice Suiko (628 circa). L'opera consta di tre libri: il Libro I si riferisce all'epoca degli dèi, e contiene la mitologia giapponese propriamente detta; il Libro II in teoria tratta della storia umana, sebbene narri di fatti leggendari, e il Libro III si occupa della storia reale.
La seconda fonte per conoscere la mitologia giapponese è il Nihon-Shoki, o Cronaca del Giappone, della stessa epoca del Kojiki, che dà però meno spazio al mito ed è maggiormente influenzato dalle tradizioni cinesi e coreane, e viene perciò considerato meno affidabile del Kojiki come fonte di mitologia locale.

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