Mi è sempre piaciuto il numero cinque.
Ho iniziato ad amarlo verso i tredici anni, quando leggevo W.i.t.c.h. e il cinque veniva infilato un po' ovunque, con i redattori che si prodigavano in riferimenti alla numerologia e speciali che uscivano il 5 maggio. Fui deliziata quando scoprii che in Cina era considerato il numero perfetto - straordinaria scoperta fatta sul libro di Geografia e forse la cosa più straordinaria fu trovare una cosa non utile, ma addirittura interessante nel libro di Geografia. Ho mai detto che non ne so veramente una seg- che la Geografia non è esattamente il campo in cui riesco a manifestare al meglio le mie capacità mnemoniche? (Sì, ho scoperto due mesi fa che Strasburgo sta in Francia. No, dico... Francia. Strasburgo.
Cazzo ci fai in Francia!? < Trauma)
E il mio numero preferito è, ovviamente, il quattro. *Sdeng* Ragazzi, sono dieci anni che scasso i maroni con il quattro, dovreste saperlo x°D Il quattro è una costante nella mia vita; figura in date di nascita, orari, Giornate Favolose, se scompongo il mio numero di telefono in unità viene 4. Da questo, col tempo è assurto a mio numero preferito.
E poi c'è il 7, che è
il numero magico più potente, amatissimo dagli antichi egizi e... un sacco di gente, actually.
Quindi, sì, direi che il 5 viene per terzo. Non ci sono altri motivi per cui dovrebbe piacermi oltre quelli spiegati qua sopra, eppure continuo a portarmelo dietro negli anni, un piccolo qualcosa cui sono affezionata.
Ma, a quanto pare, anche il cinque mi vuole bene.
"Cinque secondi prima di entrare in azione", dice Oshare dorobou to iro megane, e anche il titolo di uno dei capitoli di Bond's Colours (o quasi, ok).
Oggi è 27 febbraio, e 7 - 2 fa 5 (sì, mi piace la numerologia).
Siamo nel 201
5.
E, fra cinque giorni, mi trasferisco a Viterbo.
Uh, sì. Mi trasferisco. Stavolta sul serio, stavolta abbiamo fatto tutto per bene.
Oggi ho potuto gustare il frutto proibito, per una volta; dire
un biglietto di sola andata per Civitavecchia.
"Sola andata". Fa strano pensarci ora; lì per lì, mi chiedevo più che impressione avesse fatto agli altri che avevo intorno.
Adesso, nella pace (freddo) della mia camera disastrata, posso riflettere su che effetto abbia fatto a me...
... Mh... Strizza.
Sì. Okay. Sono inquieta. Alquanto.
Eppure, sento che
qua dentro - nel petto, tipo - c'è anche una palletta di sentimenti pucciosi che se ne sta buona e aspetta di mettersi a saltellare in giro. Avrei detto dorata, ma è giallo brillante.
Oggi magari ero un po' distratta da altre cose, ma...
... fa parte della mia preziosa
shiawase na mahou.
So che avrò dei memorabili scatti
tsundere isterici (perché io sono terribilmente irascibile, gah), so che a volte cercherò il muro dall'aria più solida e lo prenderò a testate; so anche che sarò infinitamente (∞) felice e sant'Iddio quan...
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